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TENUTA DI TOR MARANCIA:
PRESENTATO DAL COMUNE DI ROMA IL PROGETTO PRELIMINARE DI UTILIZZO DELL’AREA

Il Comune di Roma ha presentato il progetto preliminare per l’utilizzo futuro della Tenuta di Tor Marancia.

L’11 dicembre si è ufficialmente aperta la Conferenza dei Servizi, con la partecipazione del Comune, delle Soprintendenze, della Regione e dell’Ente Parco. La Conferenza, se avrà esito positivo, completerà l’iter amministrativo per l'acquisizione della Tenuta al patrimonio pubblico, attraverso il meccanismo delle compensazioni.

La proposta di utilizzo del Comune, firmato dagli architetti Dierna e Strickner, in realtà è stata commissionata dai costruttori proprietari dell’area, riuniti nel Consorzio Tormarancio.

Non c’è da meravigliarsi: i costruttori, in cambio della cessione dei circa 180 ettari della Tenuta stanno per ricevere delle "compensazioni” in termini di altri terreni edificabili.

Prima di avere le licenze edilizie sono tenuti per legge a mettere a disposizione le risorse finanziarie (oneri concessori) per la realizzazione di interventi di “recupero e valorizzazione” dell’area, da cedere al patrimonio pubblico ed a predisporre il relativo progetto di interventi.

Le risorse messe a disposizione ammontano a circa 11 milioni di € e sono ripartite per circa il 60% (6,7 milioni di €) per interventi di realizzazione di aree per la fruizione pubblica; il rimanente 40% circa (4,8 milioni di €) per interventi finalizzati al recupero naturalistico e di bonifica vegetazionale delle aree archeologiche.

Sono previsti 6 accessi: Piazza del Caravaggio, Piazza Lante, Via Ardeatina, Via Londra, Via di Grottaperfetta.

Si prevede la realizzazione di 3 grandi aree attrezzate: la prima a ridosso di Piazza Lante (“I giardini di Tormarancia”), la seconda a ridosso della Villa e della Tenuta Cerebelli (pinta di via G. Gigante), la terza di fronte ai quartieri Rinnovamento Sogno (“I giardini del quartiere Rinnovamento e Sogno). Complessivamente la superficie interessata da questi interventi è di circa 16 ettari. Inoltre, è prevista la creazione, lungo via di Grottaperfetta, di un “sistema attrezzato di connessione” con presenza di piccoli chioschi il cui utilizzo non è chiaramente definito.

E’ poi prevista un’area naturalistica nel fondovalle, un parco archeologico nei pressi dei resti della Villa dei Numisi-zona delle cave di tufo (via Ardeatina) e due aree agricole (“Parco Agricolo di Grottaperfetta” e “Parco Agricolo dell’Ardeatina”)

Il WWF (vedi il comunicato stampa) apprezza l’approccio generale del piano che prevede la ripartizione del territorio in aree “funzionali” e l’individuazione di un’ampia area naturalistica di fondovalle, destinata alla conservazione e valorizzazione degli elementi naturalistici.

Appaiono, invece, eccessivi gli interventi che modificano le caratteristiche del paesaggio agricolo del territorio.

Il WWF ha sempre visto positivamente la realizzazione all’interno della Tenuta di aree attrezzate per la fruizione pubbliche, ma di superficie limitata e situate a ridosso della città edificata (vedi nostra pagina).

Quanto previsto nelle proposte del Comune appare sproporzionato rispetto alle reali esigenze e, soprattutto, rispetto alla delicatezza ambientale del territorio protetto. Preoccupa, in particolare, quanto previsto di fronte ai quartieri Sogno-Rinnovamento” Non è pensabile che gli standard di verde per i nuovi insediamenti previsti su via di Grottaperfetta (circa 400 mila metri cubi) vengano scaricati all’interno dell’area protetta.”

Inoltre, nell’ambito della ripartizione delle risorse per gli interventi sugli ambiti attrezzati c’è molto da rivedere. A titolo di esempio è previsto un investimento di circa 1,2 milioni di € per “la realizzazione di spazi aperti pavimentati” ed oltre 1 milione di € per realizzazione impianti sportivi e parcheggi, laddove nulla è previsto per il recupero dei casali rurali.

Nessun accenno al recupero della continuità funzionale dei fossi con il territorio esterno all’area protetta.

Il rischio è che l’area più importante dal punto di vista naturalistico del Parco dell’Appia venga trasformata in una sorta di “città del tempo libero”, in palese contraddizione con le ragioni di tutela che hanno reso possibile la sua salvaguardia ed inclusione nel Parco dell’Appia Antica.



(Dicembre 2007)

 

 

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI